Una chiusura potente per il percorso del gruppo di lettura Una stanza tutta per sé di Scambiamente
Si è concluso lunedì 22 ottobre, presso l’Atelier del Multiplo di Cavriago, il percorso letterario di Maestre Book Club portato avanti dal gruppo di lettura Una stanza tutta per sé di Scambiamente e ispirato al saggio Maestre di Carolina Capria.
L’ultimo incontro, guidato come di consueto da Simona Perosce e Federica Merli, è stato dedicato a una delle voci più libere, coraggiose e anticonvenzionali della letteratura italiana del Novecento: Goliarda Sapienza e il suo capolavoro, L’arte della gioia.
Goliarda Sapienza: una vita fuori dagli schemi
Attrice, scrittrice, intellettuale e donna indocile, Goliarda Sapienza (1924–1996) attraversò la sua epoca come una forza inquieta e luminosa. Cresciuta in una famiglia socialista e antifascista nella Catania degli anni Venti, visse la libertà come un destino necessario e spesso doloroso. Dopo un’intensa carriera teatrale e cinematografica, dedicò la vita alla scrittura, affrontando con la stessa passione la marginalità e l’incomprensione.
Solo molti anni dopo la sua morte, la sua opera è stata finalmente riconosciuta come una delle più originali del Novecento. In L’arte della gioia, pubblicato postumo nel 1998, la voce di Sapienza risuona con una potenza ancora oggi sorprendente, sovversiva, e profondamente femminile.
L’arte della gioia: la ribellione e la luce
Il romanzo racconta la straordinaria parabola di Modesta, una donna nata nella miseria e destinata, secondo ogni convenzione sociale, all’oscurità. Ma Modesta non accetta il destino che le è stato imposto: con intelligenza, sensualità e una forza vitale indomabile, costruisce la propria libertà attraverso amori, conoscenze e scelte spesso scandalose per l’epoca.
In questo percorso, Goliarda Sapienza ci consegna un’eroina complessa e magnetica, che incarna la possibilità di vivere “fuori norma” senza perdere la gioia come bussola interiore. L’arte della gioia è, in fondo, un romanzo sull’emancipazione — non solo femminile, ma umana: una riflessione sull’autenticità, sulla ricerca del piacere, sulla costruzione di sé come atto politico e poetico insieme.
Una chiusura simbolica e luminosa
Nel dialogo condotto da Simona Perosce e Federica Merli, le lettrici hanno attraversato le molte vite di Modesta e le molte verità di Goliarda Sapienza, riflettendo su cosa significhi oggi “imparare l’arte della gioia”.
È stato un incontro intenso e partecipato, una chiusura simbolica di un percorso che, di tappa in tappa, ha dato voce alle scrittrici che — come vere maestre — hanno insegnato libertà, parola e consapevolezza.
Con Goliarda Sapienza si è compiuto un cerchio: quello di un cammino tutto al femminile, in cui la letteratura è diventata spazio di pensiero, comunità e rinascita.
