Il dolore, la memoria, la libertà: al Maestre Book Club si legge Amatissima di Toni Morrison
Venerdì 13 giugno, Il Multiplo di Cavriago ha ospitato il quarto incontro di Maestre Book Club, il gruppo di lettura diffuso lanciato dalla scrittrice Carolina Capria, con l’obiettivo di costruire una rete nazionale di lettrici e lettori che si confrontano attorno ai libri scritti da grandi autrici del passato e del presente. L’associazione Scambiamente ha aderito al progetto con il suo gruppo di lettura Una stanza tutta per sé, dando vita a incontri pubblici che intrecciano analisi letteraria, lettura ad alta voce e riflessione collettiva.
Moderato da Simona Perosce e Federica Merli, l’appuntamento di giugno è stato dedicato a Toni Morrison, Premio Nobel per la Letteratura nel 1993, e al suo romanzo capolavoro, Amatissima (Beloved), pubblicato per la prima volta nel 1987 e diventato da subito una pietra miliare della letteratura afroamericana.
Un romanzo che brucia e cura
La discussione ha preso avvio da una domanda centrale: che cosa significa raccontare la schiavitù da dentro, attraverso il corpo e la memoria delle donne che l’hanno vissuta? Morrison risponde con un’opera di straordinaria potenza emotiva, che mescola realismo, poesia e venature gotiche per restituire l’esperienza spezzata e tenace di Sethe, ex schiava fuggita da una piantagione del Kentucky, segnata da una scelta estrema per sottrarre la figlia all’orrore della schiavitù.
La casa infestata dove Sethe vive, la presenza del fantasma di Beloved, la figlia morta, il ritorno di Paul D, un uomo del passato: tutto si intreccia in un racconto in cui i confini tra il reale e il soprannaturale si sfumano per rendere tangibile l’invisibile peso del trauma. Morrison scrive per dare voce a chi non ha avuto voce, per trascrivere la storia non ufficiale, quella che si tramanda con il corpo, con il dolore, con la resistenza.
Durante l’incontro, sono stati letti ad alta voce alcuni dei brani più intensi di Toni Morrison, seguiti da un confronto appassionato tra i partecipanti, che hanno condiviso riflessioni sull’identità, la maternità, la disumanizzazione imposta dalla schiavitù e la possibilità di redenzione attraverso la memoria collettiva. È emersa chiaramente la complessità del testo, che non si lascia riassumere né pacificare, ma invita a una lettura attenta e coinvolta.
In attesa del prossimo incontro: Goliarda Sapienza
Il Maestre Book Club si prende ora una pausa estiva, ma tornerà in autunno con un nuovo appuntamento dedicato a un’altra autrice fuori dagli schemi: Goliarda Sapienza e il suo romanzo L’arte della gioia, testo cult del Novecento italiano che ha conosciuto una riscoperta tardiva, ma fortissima, negli ultimi anni.
Come sempre, l’incontro sarà aperto a tutte e tutti, in un clima di accoglienza e libertà di pensiero, nel solco dell’idea che leggere insieme sia un atto politico e trasformativo.